Assemblee rappresentative; l’amministrazione Comunale non è un gioco

L’amministrazione Comunale

Il livello democratico di una Assemblea rappresentativa è data dalla sua pluralità. Se durante una campagna elettorale le diverse liste, partiti, si confrontano a colpi di fioretto e non solo, una volta avvenuta l’elezione, l’Assemblea rappresentativa costituita, con le assegnazioni di ruoli, le commissioni, le presidenze di queste ultime, devono collaborare tra di loro in un contesto democratico.

Immaginare una Assemblee rappresentativa con la prevaricazione della maggioranza nei confronti delle opposizioni, alle quali viene impedito di esercitare il proprio ruolo e quindi l’esercizio di un diritto politico costituzionalmente garantito, non sarebbe assolutamente democratico.

Infatti, secondo l’art.49 della Costituzione si preclude ai partiti politici e ai loro rappresentanti

“…qualunque opera non solo di aperto sabotaggio ma anche di subdola, lenta e surrettizia erosione delle istituzioni democratiche…”.

Quando una maggioranza eletta dalla popolazione del nostro Comune, presenta un progetto che è di pubblica utilità, d’interesse della collettività, che ha passato tutte le fasi d’analisi tecnica, economica, d’impatto ambientale, non si capisce perché la Lega Valsamoggia o qualsiasi opposizione politica presente in Consiglio Comunale, debba “a prescindere” votare contro un progetto solo perché presentato dalla Maggioranza.

Già che l’espressione di voto, è una forma “democratica” di rispetto dell’Istituzione, è bene ricordare che, è una pratica “delusa” da una parte dell’Opposizione in Consiglio Comunale.

Presentare proposte fattive partecipando democraticamente a quelle che sono le sedi previste per il dibattito, l’affinamento, proposte per realizzare un progetto, non basta. Non votando “sistematicamente”, parlare di sabotaggio che erode l’istituzione democratica, è una fattiva realtà in Valsamoggia?

Quando nelle commissioni si espongono pareri, si chiedono approfondimenti, tutta la macchina tecnica, amministrativa, burocratica ed elettiva, è chiamata a dialogare. Proporre modifiche, chiedere revisioni, richiedere pareri tecnici, è in quella sede, non in Consiglio Comunale che si esercitano quelle valenze di rispetto che il cittadino ha accordato ad un gruppo politico, ad una lista civica ecc.

Polemiche sterili, che criticano Lega Valsamoggia perché vota a favore o si astiene a dei progetti presentati nelle Commissioni e poi in Consiglio Comunale, lo si fa nel rispetto del mandato elettivo, come “garanzia” democratica nel contesto dell’Ente stesso.

Assistere a degli abbandoni dalle sedute del Consiglio Comunale quando in Commissione non si è portato nessun approfondimento, proposta, richiesta di modifica, è un fare che noi riteniamo altamente lesivo per il nostro Ente.

Ci rammarichiamo che al ripetersi di questi atti, non ci siano delle prese di posizione politiche dure nei confronti di chi si rende attore protagonista di queste azioni. Anche gli stessi cittadini che, evidentemente, non si rendono conto di quello che viene fatto dai loro rappresentanti in sede di Consiglio Comunale e nelle varie Commissioni.

Lega Valsamoggia, valuta, con grande senso di responsabilità, nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori, dell’istituzione democratica, dell’assemblea elettiva, ma anche nel rispetto delle diverse posizioni politiche, il ruolo di opposizione partecipando attivamente a tutte le votazioni cercando di costruire non una contrapposizione ideologica tra maggioranza ed opposizione, ma di reciproco e proficuo rispetto politico, istituzionale per il miglior risultato possibile al cittadino e fornendo così, la miglior condizione possibile per la tutela ed il miglioramento del nostro ente, della nostra amministrazione, del nostro territorio.

Emanuela Graziano

 

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